Los Loches
L’esistenzialismo vissuto è molto più divertente di quello pensato, questa è la criptica sentenza odierna.
Questo luogo in cui mi sono trovato catapultato è ancora indecifrabile ai miei sensi, mi riesce difficile inquadrarlo in una definizione, in un’immagine, in un pensiero. E’ folle, talmente bello che devi prenderlo a piccoli assaggi, devi trincerarti dietro armature d’acciao come quella del ghiacciolo, dietro un ruolo, un atteggiamento.
Quando cammini a piedi scalzi sulla sabbia delle vie di questo borgo caraibico e sei incazzato o pensieroso o felice per un evento inatteso ti fermi un secondo a guardare o ad ascoltare, insomma ti fermi e capisci che il tuo problema, la tua gioia, tu sei solo una briciola infinitesimamente piccola di fronte all’estrema complessità di quello che ti circonda. Non so spiegare perchè quest’idea mi venga in un posto relativamente piccolo e poco popolato, dove non c’è apparentemente nulla di speciale.
E invece qualcosa c’è. Sono gli scorci che ti appaiono quando giri l’angolo, è il firmamento che si trasforma in uno spettacolo quando va via la luce per l’ennesimo blackout. E’ il fatto che se anche ci sono mille modi per criticare quello che si fa qui e come lo si fa, se meglio peggio, più velocemente, più lentamente, con migliori margini di guadagnano o perdita, il risultato non cambia perchè si tratta di problemi umani del tutto relativi. L’immensità della bellezza fa cadere ogni maschera, ogni pretesa di aver ragione, ogni egoismo lasciando emergere tutto quello che non sappiamo controllare e che chiamiamo follia. Benvenuti a Los Loches!
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Rapita, e come al solito incantata.
Mi chiedo come possa essere la volta celeste sotto il limite australe dell’equatore. Mi chiedo quanto sarà bello venirti a trovare quando tu sarai stabile e noi in vacanza ad Aprile.
Per la contingenza e la cronaca, sbriga tutti i tuoi cazzi e sbrigali bene. Hai una settimana, credo, e se ne hai di più meglio. Coccola tua nipote e abbraccia chi devi, chiacchiera di cuore con chi ti manca di più, e ricordati che hai una noche bloccata per conoscere Toni, ti aspetta davvero da troppo tempo. E poi sono una cuoca troppo capace x intossicarti.
Cazzo fai, non ti fidi del Capitan Findus?
Ti abbraccio, beloved one.
muà!
Per la cronaca, ma sono molti a cadere nell’equivoco, sono ancora sopra il limite dell’equatore, quindi vediamo più o meno le stesse stelle, anche se io molte di più.. eh eh eh…
Quanto a notte bloccata quando vuoi, l’agenda si riempie in fretta ma tu ti sei prenotata con largo anticipo, ergo prepara Toni.. la pentola posso portarla io.. 😉
un abbraccio